Articolo Prof.Sa Sabelli

Per la nostra scuola, l’Istituto Tecnico “Tito Acerbo” di Pescara, l’anno scolastico appena trascorso è stato un periodo intenso, ricco di progetti, attività innovative, esperienze stimolanti.

Tutto è iniziato nell’ottobre 2018, quando i Best Delegates di 18 scuole italiane hanno organizzato una simulazione in simultanea dei lavori del G7 all’interno dei propri istituti, coinvolgendo per tre giorni i loro compagni, prima di partire per il Canada ed esportare un modello di eccellenza scolastica italiana.

Si sono poi susseguiti gli innumerevoli, imperdibili appuntamenti con #FuturaItalia #PNSD su tutto il territorio nazionale, straordinarie occasioni di incontro per studenti e docenti provenienti da tutta la penisola: ideazione, sperimentazione, progettazione le parole d’ordine.

Siamo così giunti alla chiamata di # Futura L’Aquila, call a cui non si poteva rinunciare, per tutto ciò che questo luogo rappresenta per l’Abruzzo e per l’Italia intera. Il 5, 6 e 7 giugno la città ha ospitato l’ultima tappa di 12 mesi di Futura: per tre giorni L’Aquila è stata animata da alunni, classi, docenti e visitatori provenienti da varie regioni d’ Italia che si sono cimentati in incredibili laboratori innovativi, raccogliendo la sfida di ripensare la città.

Allegria, musica, voci e suoni sono riecheggiati lungo le strade e sono tornati festosamente protagonisti, a testimonianza della ritrovata vitalità di questo luogo ferito, ma mai dimenticato, pronto ad ospitare il ventaglio di proposte metodologiche innovative che la Scuola Italiana escogita o rinnova con modernità, come il Debate.

Questo laboratorio formativo-esperienziale, a cui la nostra scuola ha aderito con entusiasmo, si è tenuto nella luminosa cornice dell’Auditorium di Renzo Piano, costruito all’interno del parco della Fortezza dopo il sisma che ha mortalmente colpito la città.

Nelle giornate del 6 e 7 giugno varie scuole abruzzesi, sia medie superiori che inferiori, hanno partecipato a questo evento, svolgendo una breve attività di formazione, rivolta sia a studenti che a docenti, per prepararsi poi al vero e proprio Debate.

La mozione assegnata agli studenti, relativa alla chiusura dei centri storici al traffico, per salvaguardarne l’integrità, ha destato interesse e curiosità nel pubblico presente al dibattito svolto dalle squadre pro e contro, composte da alunni provenienti da scuole diverse.

Nel Debate non si parla a ruota libera, ma si seguono tempi e regole precise, secondo un protocollo vivacizzato da intraprendenza e fantasia: è un’attività eccellente per la strutturazione delle competenze trasversali, dato che prevede un’organizzazione degli interventi individuali, preceduti da un’attenta ricerca documentale, avvalorati da evidenze e dati in grado di supportare, confutare, esplorare le varie posizioni.

Gli studenti hanno messo in campo, strategie e tempistiche tali da persuadere e coinvolgere, hanno elaborato   percorsi persuasivi mostrando stile ed espressività.

Alla fine dei dibattiti le squadre sono state valutate da giudici ufficiali che hanno decretato il Best Debater, uno per la scuola superiore ed una per la scuola inferiore.

Ciò che ha colpito i presenti, docenti e alunni, sono state le enormi possibilità offerte dal questa metodologia, in termini di crescita personale, gestione delle emozioni e motivazione. Il Debate si è rivelato un vero e proprio esercizio di civiltà e rispetto. In un’epoca in cui abbondano fake news e trasmissioni urlate, i nostri studenti hanno dimostrato di saper ascoltare con attenzione le idee dei propri avversari (non nemici!) per obiettare, confutare ed argomentare le tesi altrui. Veramente un ottimo auspicio per il futuro della Scuola, per #FUTURA che verrà!



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