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PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA ALUNNI STRANIERI (NAI)

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA ALUNNI STRANIERI (NAI)

Descrizione

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA ALUNNI STRANIERI (NAI)

(Deliberato dal Collegio docenti del 27.10.2025)

 

Premessa

Il fenomeno dell’immigrazione rappresenta un elemento costitutivo delle società contemporanee, caratterizzate da una crescente presenza di individui provenienti da culture diverse. L’integrazione piena degli immigrati nella società di accoglienza è un obiettivo fondamentale, e la scuola riveste un ruolo centrale in questo processo. L’Italia ha scelto la piena integrazione di tutti nella scuola e l’educazione interculturale come orizzonte culturale di riferimento (MIUR, Linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri, 2007).

L’elevato afflusso di studenti immigrati, distribuito durante tutto l’anno scolastico, rappresenta una sfida significativa a cui il nostro Istituto Superiore di II Grado è chiamato a rispondere. Inoltre, l’aumento delle situazioni di svantaggio socioeconomico, aggravato dall’attuale periodo di recessione, coinvolge molte famiglie e rende la scuola un punto di riferimento fondamentale, anche come supporto alle famiglie, per contrastare fenomeni di dispersione e, nei casi più gravi, di esclusione sociale.

Il nostro Istituto “T. Acerbo” ha quindi orientato la propria attività educativa e didattica verso l’apertura alle problematiche del territorio, attivando, anche per gli alunni stranieri Neo Arrivati in Italia (i c.d. NAI) azioni di tutoraggio, progetti di alfabetizzazione e iniziative di intercultura.

Gli studenti NAI sono gli studenti stranieri appena arrivati in Italia (da meno di 2 anni) e non italofoni, mentre gli studenti con uno SVANTAGGIO LINGUISTICO sono quelli che hanno difficoltà nella lingua italiana che può riguardare anche studenti NAI, ma anche alunni nati in Italia in famiglie di recente immigrazione o adottati con svantaggio linguistico. In sintesi, tutti gli alunni NAI soffrono di svantaggio linguistico ma non tutti gli alunni con svantaggio linguistico sono NAI. Entrambe le categorie appartengono a quella più ampia di studenti con un “ALTRO BES”.

Le norme relative all’integrazione e all’accoglienza dei minori stranieri soggetti all’obbligo scolastico vengono applicate prioritariamente, nel rispetto della normativa europea e italiana, tenendo presente il criterio generale dell’inserimento nelle classi in base all’età anagrafica (art. 45 del D.P.R. 394/99). Per gli alunni stranieri vengono accertati i livelli di competenza e le abilità acquisite, come previsto dal protocollo di accoglienza.

È fondamentale prestare particolare attenzione ai bisogni relazionali, di comprensione e comunicazione di tutti gli alunni stranieri, sia neoarrivati che già inseriti, non solo per quanto riguarda la lingua italiana, ma anche rispetto al contesto scolastico e sociale, al fine di prevenire situazioni di disagio e dispersione scolastica. Spesso, infatti, alunni stranieri brillanti e senza particolari carenze cognitive risultano penalizzati nei risultati scolastici a causa di difficoltà linguistiche e di integrazione.

Tutte le attività delle aree linguistica, logico-matematica, storico-geografica, delle educazioni e delle discip0line di indirizzo e professionalizzanti saranno quindi personalizzate, graduate per difficoltà e finalizzate all’acquisizione di competenze relazionali, comunicative, di comprensione, analisi e sintesi di base. Qualora il Consiglio di Classe lo ritenga opportuno, potrà essere redatto un Piano Didattico Personalizzato (PDP).

 

Finalità

Il protocollo di accoglienza si propone di:

  • Definire pratiche condivise per l’accoglienza degli alunni stranieri.
  • Facilitare l’ingresso e l’inserimento di bambini e ragazzi stranieri nella scuola.
  • Sostenere gli alunni neoarrivati nella fase di adattamento al nuovo contesto.
  • Promuovere un clima di accoglienza e attenzione alle relazioni, prevenendo e rimuovendo eventuali ostacoli all’integrazione.
  • Costruire un contesto favorevole al riconoscimento reciproco e all’identità di ciascuno.
  • Favorire la comunicazione e la collaborazione tra scuola e territorio sui temi dell’educazione e dell’intercultura, nell’ottica di un sistema formativo integrato.

 

Fasi del Protocollo di Accoglienza:

 

  1. Amministrativo-burocratico-informativa
  2. Area comunicativo-relazionale
  3. Area educativo-didattica
  4. Rapporti con le famiglie
  5. Amministrativo-burocratico-informativa

Questa fase rappresenta il primo contatto tra i genitori stranieri e l’istituzione scolastica. Per garantire un’accoglienza adeguata, è opportuno dotare la segreteria di moduli bilingue, facilitando così la raccolta delle informazioni.

L’iscrizione dei minori stranieri avviene secondo le modalità previste per i minori italiani e può essere richiesta in qualsiasi momento dell’anno scolastico. Gli alunni vengono inseriti nella classe corrispondente all’età anagrafica, salvo diversa deliberazione del Collegio dei Docenti, che può tener conto dell’ordinamento degli studi e del percorso scolastico nel paese di provenienza, nonché delle competenze e abilità accertate.

Per favorire una reale integrazione e un’efficace attività didattica, la distribuzione degli alunni stranieri nelle classi avverrà in modo da evitare la formazione di classi con una presenza predominante di studenti stranieri.

Compiti della segreteria:

  • Iscrivere l’alunno utilizzando la modulistica bilingue.
  • Acquisire l’opzione relativa all’insegnamento della religione cattolica.
  • Fornire alle famiglie informazioni sull’organizzazione scolastica, preferibilmente anche nella lingua d’origine.
  • Raccogliere la documentazione relativa alla precedente scolarità o una dichiarazione del genitore.
  • Fissare il primo incontro tra la famiglia e la Commissione accoglienza.
  • Avvisare la Commissione accoglienza.
  1. Area comunicativo-relazionale (prima conoscenza)

La prima conoscenza avviene tramite un incontro con i genitori e un colloquio con l’alunno, a cura della Commissione di Accoglienza (composta dal Dirigente scolastico, un referente del personale di segreteria (uff alunni), mediatori interculturali (se ci sono), il docente di L2 il Referente FS Inclusione  ed i docenti del futuro cdc all’uopo nominati).

Funzioni della Commissione:

  • Convocare un insegnante del team che accoglierà il nuovo iscritto.
  • Esaminare la documentazione raccolta.
  • Effettuare un colloquio con la famiglia per raccogliere informazioni su situazione familiare, storia personale e scolastica, situazione linguistica.
  • Svolgere colloqui e verifiche scritte/orali con l’alunno per valutare abilità, competenze, bisogni e interessi.
  • Fornire informazioni sull’organizzazione scolastica.
  • Proporre la classe di inserimento sulla base dei dati raccolti.
  • Trasmettere le informazioni ai docenti che accoglieranno l’alunno.

Compiti aggiuntivi della Commissione:

  • Predisporre schede di rilevazione delle competenze linguistiche e di altre abilità.
  • Promuovere laboratori linguistici e facilitare il coordinamento tra docenti.
  • Favorire il rapporto con la famiglia.
  • Stabilire contatti con enti locali, servizi, associazioni e altre scuole.
  1. Area educativo-didattica

Le linee guida ministeriali sottolineano che gli alunni con cittadinanza non italiana necessitano principalmente di interventi didattici transitori per l’apprendimento della lingua. Solo in casi eccezionali si ricorre a un vero e proprio PDP, soprattutto per alunni neoarrivati ultraquatordicenni provenienti da paesi di lingua non latina.

Azioni della Commissione Accoglienza:

  • Progettare attività di benvenuto e conoscenza tra l’alunno e la classe.
  • Individuare percorsi facilitati di inserimento (corsi integrativi, laboratori di lingua italiana, ecc.).
  • Presentare le proposte al Collegio dei Docenti e coinvolgere il Consiglio di Classe.
  • Individuare, insieme ai docenti, percorsi di facilitazione didattica e relazionale.

Indicazioni al Consiglio di Classe:

  • Somministrare test d’ingresso per accertare le competenze linguistiche.
  • Favorire l’integrazione nella classe, coinvolgendo tutti i docenti nell’insegnamento dell’italiano L2.
  • Adottare modalità di semplificazione linguistica per ogni disciplina.
  • Predisporre percorsi individualizzati, anche con temporanea esclusione da alcune discipline.
  • Adattare la verifica e la valutazione ai percorsi individualizzati.
  • Nominare un docente referente/tutor per il percorso formativo dell’alunno straniero.
  1. Rapporti con le famiglie

I Consigli di Interclasse e di Classe devono coinvolgere la famiglia nei diversi momenti del processo valutativo, prevedendo la presenza di un mediatore linguistico, se necessario, durante i colloqui e la consegna delle schede di valutazione.

 

 

Portfolio Europeo

Allegato 1 

 

 

 

 

 

Livello Base

 

 

A1

Comprende e usa espressioni di uso quotidiano e frasi basilari tese a soddisfare bisogni di tipo concreto. Sa presentare se stesso/a e gli altri ed è in grado di fare domande e rispondere su particolari personali come dove abita, le persone che conosce e le cose che possiede.

Interagisce in modo semplice purché l’altra persona parli lentamente e chiaramente e sia disposta a collaborare.

 

 

A2

Comprende frasi ed espressioni usate frequentemente relative ad ambiti di immediata rilevanza (Es. informazioni personali e familiari di base, fare la spesa, la geografia locale, l’occupazione). Comunica in attività semplici e di routine che richiedono un semplice scambio di informazioni su argomenti familiari e comuni. Sa descrivere in termini semplici aspetti del suo background,

dell’ambiente circostante sa esprimere bisogni immediati.

 

 

 

 

 

Livello Autonomo

 

 

 

B1

Comprende i punti chiave di argomenti familiari che riguardano la scuola, il tempo libero ecc. Sa muoversi con disinvoltura in situazioni ch e possono verificarsi mentre viaggia nel paese in cui si parla la lingua. E’ in grado di produrre un testo semplice relativo ad argomenti che siano familiari o di interesse personale. E’ in grado di descrivere esperienze ed avvenimenti, sogni, speranze e ambizioni e spiegare brevemente le ragioni delle sue opinioni e dei

suoi progetti.

 

 

 

B2

Comprende le idee principali di testi complessi su argomenti sia concreti che astratti, comprese le discussioni tecniche nel suo campo di specializzazione. E’ in grado di interagire con una certa scioltezza e spontaneità che rendono possibile un’interazione naturale con i parlanti nativi senza sforzo per l’interlocutore. Sa produrre un testo chiaro e dettagliato su un’ampia gamma di argomenti e spiegare un punto di vista su un argomento fornendo i pro e i contro delle varie opzioni.
 

 

 

 

Livello Padronanza

 

 

C1

Comprende un’ampia gamma di testi complessi e lunghi e ne sa riconoscere il significato implicito. Si esprime con scioltezza e naturalezza. Usa la lingua in modo flessibile ed efficace per scopi sociali, professionali e accademici. Riesce a produrre testi chiari, ben costruiti, dettagliati su argomenti complessi, mostrando un sicuro controllo della struttura testuale, dei connettori e degli

elementi di coesione.

 

 

C2

Comprende con facilità praticamente tutto ciò che sente e legge. Sa riassumere informazioni provenienti da diverse fonti sia parlate che scritte, ristrutturando gli argomenti in una presentazione coerente. Sa esprimersi spontaneamente, in modo molto scorrevole e preciso, individuando le più sottili sfumature di significato in situazioni complesse.

Selezione di esempi pratici di attività didattiche per l’accoglienza e l’inclusione di studenti stranieri nel nostro Istituto

Allegato 2

1.Laboratori di Italiano L2 per lo studio

  • Laboratorio di lessico disciplinare: attività mirate all’acquisizione del vocabolario specifico delle materie (es. termini di matematica, scienze, diritto, economia) attraverso glossari bilingue, mappe concettuali, esercizi di abbinamento parola-definizione, quiz interattivi.
  • Analisi di testi semplificati: lettura e comprensione di testi autentici (articoli di giornale, brani di manuali scolastici) adattati al livello linguistico degli studenti, con esercizi di comprensione e produzione scritta.
  • Simulazione di interrogazioni: role-play tra pari per esercitarsi nell’esposizione orale di argomenti disciplinari, con feedback su pronuncia e struttura del discorso.
  1. Attività di accoglienza e socializzazione
  • Peer tutoring: affiancamento di uno studente italiano (tutor) che aiuti il nuovo arrivato a orientarsi nella scuola, a comprendere le regole e a partecipare alle attività scolastiche.
  • Giochi di conoscenza e ice-breaker: attività di gruppo nelle prime settimane (ad esempio, “speed meeting” per presentarsi, quiz sulle diverse culture presenti in classe, creazione di un cartellone delle lingue parlate).
  • Visite guidate: tour della scuola e del territorio, con spiegazioni in lingua semplificata e materiali visivi, per favorire l’orientamento e la conoscenza del contesto.

 

  1. Didattica inclusiva nelle discipline
  • Schede semplificate e mappe concettuali: per ogni materia, predisporre materiali facilitati (schede, mappe, riassunti visivi) che aiutino la comprensione dei concetti chiave.
  • Lavori di gruppo interculturali: progetti interdisciplinari in cui gli studenti, divisi in gruppi misti, realizzano presentazioni su temi di attualità, storia, scienze, valorizzando i diversi punti di vista culturali.
  • Laboratori pratici: attività laboratoriali (ad esempio, esperimenti scientifici, laboratori di informatica, progetti artistici) dove la comunicazione avviene anche attraverso il fare, facilitando l’apprendimento per chi ha ancora difficoltà linguistiche.

 

  1. Valorizzazione delle origini e dell’identità
  • Giornata delle culture: organizzazione di eventi in cui gli studenti presentano aspetti della propria cultura (cibo, musica, tradizioni, abiti tipici) alla classe o all’intero istituto.
  • Racconta la tua storia: attività di scrittura autobiografica (anche in lingua madre con traduzione), realizzazione di video o presentazioni digitali sulla propria esperienza migratoria o sulla storia della propria famiglia.
  • Cartelloni e poster multilingue: creazione di materiali visivi per la scuola (segnaletica, regole, slogan) in più lingue, coinvolgendo tutti gli studenti.

 

  1. Progetti trasversali e orientamento
  • Laboratori sulle soft skills: percorsi per sviluppare competenze trasversali (lavoro di squadra, comunicazione, problem solving) utili sia per la scuola sia per il futuro lavorativo.
  • Progetti di cittadinanza attiva: partecipazione a iniziative di volontariato, progetti di educazione civica, attività di sensibilizzazione su temi sociali e ambientali.
  • Orientamento e supporto allo studio: incontri con esperti, simulazioni di colloqui di lavoro, laboratori per la stesura del curriculum vitae e per la preparazione agli esami di Stato. [sanoma.it]

 

  1. Supporto linguistico e tecnologico
  • Uso di app e piattaforme digitali: utilizzo di software e app per l’apprendimento dell’italiano L2 e delle lingue straniere, esercizi interattivi online, quiz e giochi didattici.
  • Materiali bilingue e glossari digitali: creazione di risorse digitali condivise (Google Drive, Padlet) con glossari, schede, video esplicativi nelle lingue degli studenti. [sentascusiprof.it]

 

Laboratorio di Cittadinanza e

FLS – Attività pratiche esemplificazioni e suggerimenti

Allegato 3

  1. Simulazione di un Consiglio Comunale o Parlamento Studentesco
  • Gli studenti assumono ruoli istituzionali (sindaco, assessori, consiglieri, cittadini) e discutono temi di attualità (ambiente, diritti, legalità, inclusione).
  • Obiettivi: sviluppare competenze di cittadinanza attiva, argomentazione, rispetto delle regole democratiche e lavoro di gruppo.
  • Collegamento all’Esame di Stato: esperienza da presentare all’orale come esempio di cittadinanza attiva e partecipazione.

 

  1. Progetto Agenda 2030 e Sostenibilità
  • Gruppi di studenti approfondiscono uno degli obiettivi di sviluppo sostenibile (es. parità di genere, lotta alla povertà, tutela dell’ambiente) e realizzano una presentazione multimediale, una campagna di sensibilizzazione o un video.
  • Possibile collaborazione con enti locali, associazioni o aziende del territorio.
  • Collegamento all’Esame di Stato: discussione di un progetto concreto di cittadinanza globale.

 

  1. Laboratorio di Cittadinanza Digitale
  • Analisi di casi di cyberbullismo, fake news, privacy online. Gli studenti producono una guida digitale per i coetanei o realizzano campagne di sensibilizzazione sui social.
  • Attività: simulazioni, role play, creazione di materiali informativi.
  • Collegamento all’Esame di Stato: riflessione sulle competenze digitali e sulla cittadinanza responsabile.

 

  1. Service Learning e Volontariato
  • Partecipazione a iniziative di volontariato (raccolta fondi, supporto a enti locali, attività con associazioni) e successiva riflessione in classe sull’esperienza vissuta, con produzione di un diario di bordo o una relazione.
  • Collegamento all’Esame di Stato: esperienza di cittadinanza attiva e solidarietà.

 

  1. Laboratorio di Educazione alla Legalità e ai Diritti Umani
  • Analisi di articoli della Costituzione italiana e della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, con produzione di podcast, video o cartelloni che illustrano i diritti fondamentali e casi di attualità.
  • Possibile incontro con esperti (avvocati, rappresentanti di associazioni, forze dell’ordine).
  • Collegamento all’Esame di Stato: discussione di temi di legalità e diritti.

 

  1. Hackathon o Project Work su Innovazione Sociale
  • Gli studenti, divisi in team, partecipano a una sfida progettuale (ad esempio, ideare una soluzione per migliorare la vivibilità della città o la sostenibilità della scuola).
  • Attività: brainstorming, progettazione, presentazione finale davanti a una giuria di docenti o esperti.
  • Collegamento all’Esame di Stato: esperienza di problem solving e lavoro di squadra.

 

  1. Percorsi di Orientamento al Lavoro e Soft Skills
  • Simulazione di colloqui di lavoro, stesura del curriculum vitae, incontri con professionisti, visite aziendali, laboratori sulle soft skills (comunicazione, problem solving, lavoro di gruppo).
  • Collegamento all’Esame di Stato: riflessione sulle competenze acquisite e sul proprio percorso di crescita personale e professionale.

 

  1. Progetto “Cittadinanza e Nuovi Italiani” (per studenti stranieri e non)
  • Percorso di educazione civica e supporto giuridico-amministrativo per la richiesta della cittadinanza italiana, con formazione su Costituzione, diritti e doveri, procedure amministrative.
  • Gli studenti diventano mediatori tra pari, aiutando altri studenti nel percorso di cittadinanza attiva.

 

  1. Percorsi di Studio all’Estero e Scambi Internazionali
  • Esperienze di studio all’estero riconosciute come parte delle ore FSL, con riflessione sulle competenze interculturali e linguistiche acquisite.
  • Collegamento all’Esame di Stato: valorizzazione delle competenze trasversali e della cittadinanza globale.

Come documentare e valorizzare le attività per l’Esame di Stato

 

  • Diario di bordo: ogni studente tiene un diario delle attività svolte, riflettendo sulle competenze acquisite.
  • Portfolio digitale: raccolta di materiali prodotti (presentazioni, video, relazioni, foto delle attività).
  • Relazione finale: sintesi delle esperienze più significative, da presentare all’orale dell’Esame di Stato.
  • Collegamento con il Curriculum dello Studente: tutte le attività FSL e di cittadinanza vanno inserite nel Curriculum dello Studente, che sarà valutato dalla commissione d’esame.

 

(Deliberato dal Collegio docenti del 27.10.2025)

 

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