Avviso, Prot. n. del 21/10/2019

In data odierna, presso il nostro istituto, Il Sig. Coccetti coordinatore del Progetto Erasmus+ FLi CREate incontra alcuni docenti per fare loro una intervista in merito alle difficoltà di applicazione delle metodologie attive nell’insegnamento e quanto si faccia uso di pedagogie attive basate anche sulla creatività.

Ci si è soffermati nel riflettere sul timore che alcuni insegnanti hanno di sperimentare nuove metodologie didattiche, di non saper valutare giustamente risultati degli studenti, di aver bisogno di più lunghi per la preparazione di una lezione  e sulle possibili difficoltà derivanti dall’uso della tecnologia

La considerazione dei docenti è stata che l’uso di pedagogie attive rappresenta una valida opportunità che permette di avvicinarsi maggiormente alle nuove generazioni e che l’insegnamento sarà più accattivante. Da non trascurare poi la soddisfazione personale che si ottiene ogni volta che si apprende qualcosa di nuovo. Per il docente dunque, c’è il grande vantaggio di migliorare da un punto di vista professionale e da ciò può derivare una maggiore stima da parte di studenti, colleghi, DS e una grande gratificazione personale.

Si è riflettuto su quanto sia importante mettere in discussione la didattica tradizionale e trasmissiva per lasciare spazio alla figura del docente come chi predispone contesti, linguaggi, proposte, forme di insegnamento flessibili basate sulla sperimentazione e orientate a supportare lo studente nello sviluppo di competenze trasversali.

Sempre più si fa strada la necessità che l’insegnante diviene guida, che predispone ambienti in cui lo studente può apprendere (con e dagli altri) secondo modalità che meglio si adattano alle sue personali esigenze, preferenze e strategie e che fornisce mezzi, indicazioni e supporto per accrescere e sviluppare le capacità di ciascuno.  Questo presuppone prima, un periodo di formazione da parte del docente stesso, poi un lavoro di preparazione dell’attività da svolgere con i propri alunni quindi, amore per il proprio lavoro e voglia di investire in esso il proprio tempo. La mancanza di questi ultimi due aspetti è spesso uno dei problemi della scuola di oggi.

In considerazione di tutto ciò si avranno sicuramente dei vantaggi per lo studente che diventerà maggiormente “artefice” del proprio apprendimento e decisamente più coinvolto.



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